Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 04.11.2022 il programma di finanza pubblica per l’anno 2023 che anticipa le misure che potranno essere usate dal governo nella prossima Legge di Bilancio. Dal testo è emerso chiaramente la volontà di ridurre la detrazione relativa al Superbonus 110% al 90% per tutti gli aventi diritto a partire dal 2023.
L’idea del Governo è quella di abbassare al 90% l’incentivo, che però tornerebbe ad allargarsi anche alle abitazioni unifamigliari, con due vincoli: lo sconto fiscale sarà infatti riservato agli interventi di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza delle abitazioni principali, e ai proprietari che non supereranno una soglia di reddito (ancora da determinare) calcolata sulla base del quoziente famigliare. In questo modo il quoziente farebbe il suo debutto ufficiale nel sistema fiscale.
Una clausola chiarirà, secondo quanto emerso dalla riunione del Consiglio dei Ministri, che per i lavori avviati prima della fine dell’anno varranno le regole in vigore oggi, quindi con l’aliquota al 110%. A tal fine, se fosse confermata, questa ipotesi, sarebbe opportuno al fine di non perdere il diritto alla detrazione del 110% porre in essere tutte le attività amministrative per dare data certa all’inizio dei lavori ante 31.12.2022.
Al fine di tutelare e garantire la conservazione della maggiore detrazione si suggerisce di:
- Porre in essere gli adempimenti assembleari necessari in ambito condominiale;
- Depositare le autorizzazioni amministrative necessarie all’esecuzione dei lavori (SCIA CILAS);
- Sottoscrivere i contratti di appalto con attribuzione di data certa mediante scambio di PEC;
- Avviare i lavori con assolvimento di tutti gli obblighi di cantiere;
- Acquisire prova video/fotografica attestante l’inizio dei lavori.
I suggerimenti sopra esposti devono intendersi a titolo precauzionale, resta inteso che le informazioni ad oggi disponibili potrebbero subire modifiche anche consistenti per effetto dell’evoluzione normativa in corso, tuttavia, si ritiene che quanto suggerito non possa in ogni caso recare pregiudizio agli interventi già programmati ed in fase di avvio.